
Nel 2021, anno del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il mondo dell’intrattenimento ludico, soprattutto in Italia, si è riscoperto grande fan del Sommo Poeta: approfittando dell’occasione sono state prodotte varie opere, in termini di giochi di ruolo e librigame, ambientate nel mondo descritto dalla Divina Commedia e che, soprattutto per quanto concerne l’inferno, ha da sempre permeato i lettori con un senso di mistero e avventura.
Dante’s Guide to Hell (5e – Acheron)

Il prodotto che ha maggiormente attirato le attenzioni del pubblico è stato, senza dubbio, “Dante’s Guide to Hell”: un modulo di Acheron Edizioni per 5e prodotto in sinergia con Two Little Mice, riguardo il quale abbiamo fatto una breve intervista al buon Mauro Longo:
Inferno è un’esperienza di gioco unica che si propone di far emulare ai giocatori il viaggio di Dante dalla Selva Oscura al “budello” che si trova al di sotto di Lucifero. Non di ripercorrere – badate bene – gli stessi passi o di incontrare le stesse anime dannate di Dante, tutt’altro, quanto piuttosto vivere il proprio viaggio all’Inferno, unico e peculiare.
D’altra parte, Inferno ricostruisce in maniera filologicamente esaustiva e puntigliosa la struttura, i nemici, i tormenti che Dante ha pensato per questo regno oltremondano. Ogni termine, ogni mostro, ogni cerchio, bolgia e girone raccontato nel poema è stato squadernato e riproposto nel linguaggio e nella codifica della 5a Edizione.
Abbiamo ricostruito – a fatica, va detto – tutta la “fisica” degli inferi immaginata da Dante: la natura delle Genti Dolorose, delle loro pene e dei loro aguzzini, delle anime, dei corpi, del tempo e dello spazio, le gerarchie infernali, i pericoli ambientali e i tormenti di ogni cerchio. Abbiamo dato importanza fondamentale ai Peccati dei personaggi, ai loro vizi, alle loro virtù, e alla possibilità di redenzione che ciascuno di essi ha. Abbiamo codificato la logica impossibile che sta dietro all’essere “un corpo fisico e vivente che si aggira per un luogo etereo ed eterno”, com’era Dante e come sono i personaggi giocanti di Inferno, abbiamo quantificato la “Speranza dell’Altezza” e il funzionamento del ciclo di distruzione e rigenerazione dei dannati come degli “Smarriti”.
Insomma, per ogni concetto espresso da Dante abbiamo dato vita a un determinato principio di gioco, il tutto con ben chiari in testa la finalità e il focus di rendere quanto più possibile tale esperienza filologicamente impeccabile.
Inferno (Librogame – Watson)

Anche il mondo della narrativa interattiva, in particolare dei librogame, non poteva rimanere insensibile all’allure
immortale emanato da quello che viene considerato il padre fondatore della lingua italiana. In quest’ottica è nato il volume titolato in modo semplice ed eloquente “Inferno”, con l’ambizione di condurre una nuova generazione di lettori a bivi alla scoperta della cantica considerata più famosa ed evocativa delle tre che costituiscono il corpus della “Commedia”, opera talmente granitica da essersi conquistata sul campo i galloni della divinità.
Alberto Orsini (“Sherlock Holmes – Prima con delitto”, Watson Edizioni; “Fresco di Stampa”, Lambda House) è l’autore che indegnamente ha provato a trasporre l’opera immortale di Alighieri in un linguaggio e una costruzione nuovi di zecca. A scommettere su un approccio moderno alla Divina Commedia è stata Watson Edizioni di Ivan Alemanno, con la preziosa curatela di Francesco Di Lazzaro (“Carmilla”, Watson Edizioni; “Le avventure di Autolico”, Edizioni Librarsi):
La mia missione è stata quella di rievocare nel modo più fedele possibile l’ambientazione e l’atmosfera congegnate nel Trecento da Dante. Per questo motivo, il librogame è stato diviso in nove Cerchi, assolutamente rispettosi della “geografia” dantesca, e altrettanti Canti, ognuno di 45 paragrafi, che rappresentano una sorta di livello da
superare per proseguire.
Ma Dante non è solo a compiere “il cammin”: al suo fianco, o meglio, inizialmente separato, c’è un altro personaggio, suo fratello Francesco, realmente esistito, che ugualmente si trova a inoltrarsi nell’oltretomba alla disperata ricerca del sommo poeta, una volta venuto a sapere del folle viaggio intrapreso alla ricerca di Beatrice.
Ma Francesco ignora che Dante è già uscito a “riveder le stelle”, e pertanto quest’ultimo, informato da Virgilio del prossimo arrivo del più giovane degli Alighieri, non potrà far altro che tornare indietro, riprendendo a scalare l’Inferno, stavolta dal basso. Un cammino incrociato che porterà i fratelli, forse, a ritrovarsi nel cuore dell’Ade.
Il lettore può, quindi, guidare in alternanza due caratteri, in parte speculari, dato il rapporto tra loro, ma ognuno dotato di una sua precisa personalità. Riflessivo Dante, avventato Francesco; in cerca del giusto approccio psicologico il poeta, pronto a menare le mani – con delle armi speciali a prova di demoni – il suo congiunto; prudente l’uno, travolgente l’altro. E nel malaugurato caso in cui uno dei due perda la vita, terminando la sua avventura, si potrà continuare a giocare con un solo personaggio e arrivare comunque a una fine positiva, quantunque non perfetta.
Tra le peculiarità di Inferno, quella di trovarsi a interloquire con molte anime di trapassati, alcune di grande fama. E a Dante e Francesco verrà data la possibilità di “assolverle” o “condannarle”, con un meccanismo simile a quello del videogame Dante’s Inferno, ma in questo caso con effetti più concreti, negativi o positivi, tra le dinamiche di gioco.
Altra feature speciale di questa pubblicazione sono le terzine di endecasillabi secondo lo schema dantesco di rime, che l’autore si è divertito a inserire in svariati punti del gioco provando a imitare se non lo stile quantomeno il profumo del verso dantesco: le terzine forniranno di volta in volta indizi, indicazioni, suggestioni su come far muovere i propri alter ego interattivi all’interno del libro.
Caronte – il Nocchiero degli Inferi (Librogame – Watson)

Passiamo ora alla seconda uscita targata Watson: Caronte – Il Nocchiero degli Inferi, è uno dei librigame investiti del premio LGL Award di quest’anno. Ideato e scritto da Francesco Di Lazzaro, il curatore delle collane interattive della realtà romana che ogni tanto non disdegna di vestire i panni dell’autore (Carmilla Il Bacio del Vampiro il suo precedente lavoro con l’editore), essendo egli stesso tra gli interpreti più prolifici del Rinascimento a bivi:
Il lettore dovrà calarsi nella tunica di un giovane privo di memoria che si trova, per cause non meglio specificate, a vagare nell’Ade. Sulle sponde di un misterioso fiume incontrerà un altrettanto misterioso personaggio, che gli proporrà qualcosa di impensabile: diventare il barcaiolo dell’oltretomba, con il compito di scortare le anime defunte fino al cospetto del sovrano dei defunti. Il nostro eroe accetterà l’offerta con molta titubanza e ben presto si accorgerà che la via per diventare un provetto traghettatore è molto più complessa di qualsiasi, per quanto nefasta, previsione!
L’avventura, da 230 paragrafi, è contraddistinta da un regolamento snello e del tutto diceless (non si impiegano cioè dadi per leggiocare), ma non per questo semplicistico. Vi sono poi alcune trovate strutturali: il grosso della vicenda si svolgerà esplorando una sezione open a mappa, in cui ogni nostra mossa potrà essere libera e non condizionata da un preciso ordine di avanzamento. Ci saranno enigmi da risolvere, prove da superare e anche una sorta di sistema di combattimento senza dadi che ci ha divertito alquanto. Importante sarà anche provvedere a una corretta amministrazione delle risorse, rappresentate in questo caso dai diversi oggetti che si potranno recuperare e dagli oboli, la valuta dell’aldilà che guadagneremo in vari modi, soprattutto traghettando le anime verso il loro destino.
Il denaro presente ci introduce alla chicca migliore presente nel piccolo tomo, un mini-gestionale nautico contenuto all’interno dell’opera: il nostro scopo, oltre a migliorare le competenze di nocchiero, sarà anche quello di upgradare l’imbarcazione con cui “lavoriamo”, in modo da renderla sempre più grande, solida, maneggevole e veloce, sfruttando anche le monete accumulate.
Pier delle Vigne – I Giorni del Giudizio’

Questo terzo, piccolo librogame nasce come spin-off della più ampia opera, sempre interattiva, ‘Inferno’ di Alberto Orsini, e rappresenta l’opera prima di Aldo Rovagnati, già noto sulle pagine di Librogame’s Land e per la traduzione de “La Confraternita”:
L’ambientazione è localizzata in parte negli inferi della Divina Commedia, in parte nell’arido deserto dell’Egitto ai tempi del sultano Al-Kamil, in parte ancora in altri luoghi esotici come i palazzi dello stesso sultano o le residenze dell’imperatore Federico II di Svevia. Il protagonista, scelto dopo alcuni vagli preliminari su background storici e trasposizioni nei canti dei vari personaggi danteschi, è Pier delle Vigne, anima dannata e, in vita, potente funzionario e dignitario dell’imperatore, figura enigmatica e misteriosa e che offriva buoni spunti a livello narrativi.
Per quanto riguarda la trama, Dante e Virgilio nel loro demoniaco peregrinare approdano alla Selva dei Suicidi, il luogo infernale ove è condannato Pier delle Vigne, dopo essere caduto in disgrazia alla corte dell’imperatore, punito per alto tradimento e morto appunto suicida. Su invito dei due l’ex funzionario racconta due eventi fondamentali della sua vita, nel tentativo di redimere il proprio nome e scampare al tragico destino che lo affligge. Affronteremo quindi dei flashback come infiltrato alla corte del sultano d’Egitto, in occasione delle fasi preparatorie alla sesta crociata, e come partecipante ai lavori di redazione della Costituzione di Melfi, o Liber Augustalis, un corpo di leggi volto a ridefinire i confini tra Papato e Impero. Presenti anche excursus nel regno di Lucifero, incontri con altre anime perdute, alleati enigmatici, infidi nemici, esseri infernali come diavoli e arpie. Le scelte che compiremo nel passato influenzeranno il nostro futuro e ci permetteranno di guadagnare uno dei multipli finali presenti.
Il regolamento, essendo il librogame di dimensioni contenute (80 paragrafi), è semplice, veloce e leggero, per non appesantire troppo l’esperienza di giocolettura. Vi è una scala di valori, la Libra Fidelitatis, che può aumentare o diminuire a seconda delle scelte compiute, e che ‘pesa’ le tue azioni in funzione della fedeltà, da lì il nome, all’imperatore: il punteggio ottenuto al termine della storia definirà un diverso esito, soddisfacente o meno, di gioco. Sono presenti parole-chiave che permettono di sbloccare alcuni passaggi dell’opera, indovinelli ed enigmi; nel registro vi è infine uno spazio libero per note e appunti, che potrebbero rivelarsi importanti per operare le scelte corrette.
L’atmosfera generale del librogioco, infine, è fortemente cupa, a tinte dark, riflette la disperazione del protagonista e i suoi tormenti sulla via per la redenzione; in questo si è deciso di differenziarsi dall’Inferno di Orsini, dal mood classico e aderente allo stile dantesco, e dal Caronte di Di Lazzaro, dai toni a tratti leggeri e scanzonati, per offrire al lettore un’esperienza diversa dagli altri due lavori collegati.
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