Questo articolo è stato rispolverato per festeggiare la nascita su Treedom del Bosco dei d100 Acri, sponsorizzato dalla community del gruppo fb “Giochi di ruolo – il Gdr in Italia”. Nasce originariamente come contributo per il Vecchio Carnevale Blogghereccio con tema Le Foreste.

Quanti di voi, nelle loro ludiche avventure medievaleggianti, si sono chiesti, inoltrandosi nella foresta, come usare tutti quei vari tipi di alberi?
Quali erano gli alberi più utili all’uomo del medioevo europeo e, soprattutto, a un avventuriero?
In questo articolo, che vuole solo essere uno spiraglio su un argomento vastissimo (per il quale ringrazio i miei suoceri e le loro conoscenze “silvane”), andiamo a scoprire usi interessanti di 10 alberi delle foreste europee, in ordine alfabetico.
E se, nelle vostre avventure, vi inoltraste in bosco a cercare qualche pianta utile, potete sempre tirare un dado a 10 facce per decidere quale vi si parerà davanti!
1 – Agrifoglio

lex aquifolium è un albero o arbusto che arriva fino a 10 metri di altezza, diffuso nelle regioni di clima continentale, compresi i rilievi del mediterraneo e le sponde della Norvegia.
Noto a tutti come piante ornamentale dalle foglie pungenti, pochi sanno che bacche e foglie sono leggermente tossiche, ma presentano anche proprietà diuretiche, lassative e possono abbassare la febbre e guarire l’ittero.
2 – Betulla

Questi alberi, di altezza tra i 10 e i 30 metri, si riconoscono facilmente per la natura della loro corteccia che tende a sfogliarsi molto facilmente.
A causa di questa proprietà, la corteccia di betulla è ottima per far partire un fuoco da campo: inoltre, tutto il legno di questi alberi brucia molto bene.
Un’altra caratteristica fondamentale della betulla è la possibilità di estrarne una sostanza adesiva nota sin dall’età della pietra (non a caso, le parole “betulla” e “bitume” hanno la stessa radice).
Questa sostanza può essere utilizzata come colla per la produzione delle frecce, nonché per trattare corde, vele e chiglie delle navi.
3 – Faggio

Il Fagus è un albero che può arrivare fino ai 35 metri di altezza: originario dell’europa meridionale, è stato però portato (probabilmente dai romani) anche in quella settentrionale.
Il legno del faggio è denso e resistente, anche se poco flessibile: viene usato per la fabbricazione di strumenti musicali ed è anche un ottimo legno da ardere.
Similmente ai più famosi castagni e noccioli, anche il frutto del faggio, la “faggiola”, è commestibile e vi può essere anche estratto un ottimo olio combustibile.
4 – Frassino

Oltre ai famosi paletti anti-vampiro, il Fraxinus, diffuso in tutta Europa, è ottimo per la creazione di manici di armi e anche archi di buona qualità a causa della sua flessibilità e resistenza. Per quanto tenda a marcire se esposto all’umidità, è invece un’ottima legna da ardere e dalla sua corteccia si può ottenere un decotto leggermente antiinfiammatorio e buono contro reumatite e artrite. Alla faccia dei vampiri!
5 – Olmo

L’Ulmus, a differenza di alcuni altri alberi già visti, ha un legno non molto denso, buono per vari lavori di carpenteria e resistente alla decomposizione, tanto che i suoi tronchi cavi venivano usati, nel medioevo, come rudimentali tubi per il trasporto dell’acqua.
In caso di necessità, i semi di questo albero, ricoperti da una membrana simile a una foglia, sono molto nutrienti e la corteccia bollita risulta edibile, per quanto non esattamente il cibo migliore del mondo!
6 – Prugnolo

Il Prunus spinosa o Prugnolo selvatico è un arbusto con fiori e frutti edibili, molto apprezzati per la produzione di liquori.
Il suo legno brucia molto bene emettendo poco fumo: inoltre, i suoi rami dritti e resistenti sono ottimi per farne bastoni e manici di armi e attrezzi.
7 – Salice

Albero famoso e inconfondibile, il Salix ha numerosi utilizzi. Il suo legno è poco resistente ma leggero, adatto come combustibile. I suoi lunghi rami, detti vinchi, sono utilizzati in agricoltura per legare le vigne e alcune varietà si prestano bene, quando ancora in forma d’arbusto, a essere tagliate per ricavarne i vimini con i quali sono prodotte le tipiche ceste. La sua corteccia, bollita, può essere usata per produrre salicina, l’antesignano dell’aspirina.
8 – Sorbo
Il Sorbus è un albero che cresce fino ai 10-12 metri e che produce frutti chiamati sorbole, la cui forma, in base alla varietà, ricorda quella di una mela o una pera.
Questo frutto, oggi quasi in disuso, era diffuso nei secoli passati.
Maturando in autunno avanzato, viene di solito raccolto prima e lasciati maturare: è edibili e se ne ricava un’ottima marmellata.
Il sorbo ha un legno duro e resistente, adatto alla creazione di manici di attrezzi.
9 – Tasso

Arriviamo ora a uno degli alberi più interessanti.
Il Taxus Baccata, che arriva fino ai 20 metri di altezza, ha un legno eccezionale per la costruzione di archi, tanto che il suo commercio e la coltivazione sono stati elementi cruciali nell’economia dell’inghilterra medievale.
Le foglie sono molto velenose, così come i semi delle bacche (o meglio “arilli”), con effetti narcotici e paralizzanti, per quanto in passato ne siano state estratte anche sostanze medicinali.
10 – Tiglio

Terminiamo questa carrellata con il genere Tilia, pianta alta e longeva che presenta un legno piuttosto leggero, adatto alla fabbricazione di strumenti musicali.
I fiori e le foglie di questa pianta, pur non essendo molto nutrienti, sono commestibili e, assieme a corteccia e carboni, hanno varie proprietà mediche tra cui azioni di ripristino intestinale, calmanti e vasodilatatori.
BONUS: La Quercia!

Quando questo articolo uscì la prima volta, suscitò numerose reazioni che si potevano sintetizzare con: Maaaa… la quercia?
Dopo essere diventato un longevo inside joke non poteva mancare, quindi, la quercia: un’albero che presenta spesso alcuni rami bassi (buono per arrampicarcisi sopra!), dal legno resistente in grado di produrre mobilio e strutture in grado di resistere secoli. Il suo fuoco, poi, brucia in maniera lenta ed efficiente, durando a lungo e producendo poca cenere.
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